Carissimi Parrocchiani, vi ho anticipato qualche giorno fa che vi avrei dato delle indicazioni per sentirci uniti nella celebrazione di questa Pasqua “eccezionale”.
Innanzitutto vi prego di tener presenti gli orari in cui celebrerò i Sacri Riti nella nostra Chiesa Parrocchiale di San Giorgio Martire, perché possiate unirvi tutti secondo le seguenti indicazioni e sui canali social della Parrocchia.
Trasmetteremo le SS. Messe sia sulla pagina Facebook sia sul canale Youtube.
- Domenica delle Palme – 05 aprile: ore 10. 00
Accanto alla Bibbia o al Vangelo, se vi è possibile, ponete un rametto di ulivo o di palma e leggete il brano del Vangelo che narra l’ingresso di Gesù in Gerusalemme (Mt 26, 17-29). Dalla Chiesa Parrocchiale benedirò i vostri rami, le vostre case e le vostre famiglie.
- Giovedì Santo – 09 aprile: ore 19.00
San Giovanni nel suo Vangelo (13, 1-15) non riporta l’ultima cena ma la lavanda dei piedi. Allora, ogni componente può ripetere l’un l’altro questo rito, per ricordare che l’Eucaristia è vissuta quando ci mettiamo a servizio gli uni degli altri. Poi leggete uno o più testi che parlano dell’istituzione dell’Eucarestia (Mt 26, 17-29 * Gv 13, 1-15 * 1Cor, 11, 23-26). Uno dei genitori può spezzare un pane e darne un pezzetto ciascuno mentre benedice il Signore con queste parole: “Benedetto sei Tu, Signore, Dio dell’universo, dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del nostro lavoro; Tu l’hai donato a noi perché sia sostegno della nostra vita e fonte di fraterna solidarietà con tutti”. E gli altri componenti rispondono: “Benedetto nei secoli il Signore”. Questa preghiera può aiutarci a condividere i nostri pasti benedicendo il Signore ogni giorno (non soltanto il Giovedì Santo) per tutti i benefici di cui ci fa partecipi.
- Venerdì Santo – 10 aprile: ore 19.00
Al centro del Venerdì Santo c’è la Croce di Gesù e il racconto della sua morte. Diventa importante allora che mettiate al centro un Crocifisso davanti al quale potete celebrare tre momenti: leggere il racconto della passione e morte del Signore (Gv capitoli 18 e 19); dare un bacio alla croce; fare una preghiera per tutti i bisogni dell’umanità e, in questi momenti particolari, per chi soffre per il contagio e per chi opera per la cura dei malati.
- Sabato Santo – 11 aprile: ore 20.00
Questo è un giorno particolare dove regnano il silenzio e l’assenza di celebrazioni. Abbiamo vissuto tutta la Quaresima come un lungo Sabato Santo di silenzio e senza riti. Allora questo giorno lo si potrebbe consacrare al silenzio. “In casa” ponete i segni di questa “assenza”: una candela spenta, un crocifisso coperto, una tavola spoglia. Arrivati a sera, prima di cena, accendete la candela, scoprite il Crocifisso e proclamate l’annuncio della Resurrezione.
Annuncio della Resurrezione del Signore
“Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste, e un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. Gioisca la terra inondata di nuova luce. Lo splendore del Re eterno ha vinto le tenebre, le tenebre del mondo! Si rallegri la madre Chiesa tutta splendente della gloria del Suo Signore; e in questo tempio risuoni unanime l’acclamazione del popolo in festa.
È veramente cosa buona e giusta, esprimere con il canto l’esultanza dello Spirito, e inneggiare al Dio invisibile, Padre Onnipotente, e al Suo unico Figlio, Gesù Cristo nostro Signore. Egli ha pagato per noi all’Eterno Padre il debito di Adamo, e con il sangue sparso per amore ha cancellato la condanna della colpa antica. Questa è la vera Pasqua, in cui è immolato l’Agnello, che segna col sangue le case dei fedeli. Questa è la notte in cui hai liberato i figli d’Israele, i nostri padri, dalla schiavitù dell’Egitto, e li hai fatti passare illesi attraverso il mar Rosso. Questa è la notte in cui hai vinto le tenebre del peccato con lo splendore della colonna di fuoco. Questa è la notte che salva i credenti in Cristo dall’oscurità del male e dalla corruzione del mondo e li consacra all’amore del Padre nella comunione dei santi. Questa è la notte in cui Cristo ha spezzato i vincoli della morte e dagli inferi risorge vittorioso. O mirabile condiscendenza della tua Carità! O inestimabile tenerezza del tuo amore! Per riscattare lo schiavo hai sacrificato il Figlio! Senza il peccato di Adamo Cristo non ci avrebbe redenti: felice colpa, che meritò un così grande Redentore! Il mistero di questa notte santa sconfigge il male, lava le colpe, rende l’innocenza ai peccatori e la gioia agli afflitti. O notte veramente gloriosa, che ricongiunge la terra al cielo e l’uomo al suo Creatore! In questa notte di grazia accogli, Padre Santo, il sacrificio di lode, che la Chiesa ti offre per mano dei suoi ministri, nella liturgia solenne del cero, simbolo della nuova luce. Ti preghiamo, dunque, Signore, che questo cero offerto in tuo onore per rischiarare l’oscurità di questa notte, risplenda di luce inestinguibile. Salga a Te come profumo soave, si confonda con gli astri del cielo. Lo trovi acceso la stella del mattino, quella stella che non conosce tramonto: Cristo tuo Figlio, che risuscitato dai morti irradia sugli uomini la sua luce serena e insieme con te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.”
- Domenica di Pasqua – 12 aprile: ore 10.00
La domenica di Pasqua preparate “in casa” tutto quello che vuole essere segno di festa: il cibo, i fiori, un disegno… Prima di pranzo si può tenere attorno alla mensa una celebrazione della Parola leggendo, il racconto della resurrezione (Gv capitolo 20) seguito dalla preghiera suggerita per il Giovedì Santo (valida per tutti gli altri giorni) e concludere con la gioia del pranzo condiviso.
Non dimentichiamo chi è solo: potete telefonare ad amici e parenti, a chi sappiamo essere solo, per uno scambio di auguri, per dare una parola di vicinanza e di speranza. Lo dobbiamo fare spesso, ma forse ancor più in un giorno come questo.
Carissimi parrocchiani, fedeli, famiglie, anziani, ammalati, gruppi e associazioni Parrocchiali, i suggerimenti che vi ho dato vi possono offrire l’occasione per iscrivere la fede e la sua celebrazione nella vita quotidiana, tra le pareti della vostra casa.
Ora, un Triduo Pasquale come questo, va preparato.
«Dove vuoi che prepariamo per celebrare la Pasqua?» (Mt 26,17) chiedono i discepoli a Gesù. Scopriamo anche questo: non si celebra la Pasqua se non la prepariamo. Non è come andare al cinema che basta recarsi nelle sale, pagare un biglietto e poi assistere. La Pasqua non la si assiste, ma la si celebra e quindi ci si prepara, forse questa volta mai come prima.
Trascorrete questi santi giorni in comunione con Dio e con i fratelli. La Comunità siamo noi Sacerdoti che celebriamo in Chiesa e voi che partecipate con noi alla Celebrazione Eucaristica, attraverso i mezzi di comunicazione, che sono indicati sul Sito Parrocchiale.
Buona Settimana Santa!
Racale, 03 Aprile 2020
Don Pasquale e don Francesco