Dal 3 al 6 novembre, il Vescovo Fernando ha visitato la Parrocchia di S. Giorgio Martire in Racale nell’ambito della sua Prima Visita Pastorale alla Diocesi.
Da subito, nella presentazione che il Parroco don Pasquale Fabbiano ha tenuto in occasione dell’apertura il giovedì sera, è emersa l’antica e sempre nuova fatica evangelizzatrice di quella che è la Chiesa più antica di Racale. Il Parroco ha infatti presentato i diversi ambiti pastorali e i gruppi ecclesiali presenti nella Parrocchia, delineandone i diversi carismi specifici e chiedendo al Vescovo un paterno incoraggiamento.
Venerdì 4 ha inizio con la S. Messa al mattino seguita dall’Esposizione eucaristica nel primo venerdì del mese e la visita ad alcuni ammalati. Il Vescovo si è reso vicino alla sofferenza di questi nostri fratelli, portando il conforto del Buon pastore.
Il 4 novembre inoltre ricorreva la giornata dell’Unità nazionale: su invito della Comunità, il Vescovo si è reso presente al momento civile di commemorazione dei caduti di tutte le guerre. Nel suo intervento ha sottolineato come questa sia una giornata del ricordo che trova il suo significato originario nell’etimologia della parola stessa: riportare al cuore. Ci ha invitato a portare nel nostro cuore quanti hanno lottato per la nostra libertà e ci hanno trasmesso i veri valori della democrazia, della giustizia e della legalità.
Il pomeriggio ha avuto inizio incontrando alcuni commercianti ed imprenditori di Racale: un’occasione propizia per confrontarsi e far emergere le problematiche legate al tessuto socio-economico del paese, verso le quali la Chiesa locale non sempre è stata attenta nel coglierle e nel porle sotto la giusta luce.
A seguire, il Vescovo ha incontrato i volontari e gli assistiti della Caritas parrocchiale: è rimasto particolarmente colpito dall’organizzazione della stessa e dal rapporto fraterno tra i volontari e gli assistiti che cerca di superare l’inibizione del chiedere aiuto per recuperare un approccio di fraternità e vicinanza personale, oltre il bisogno strettamente materiale. Il Vescovo ha incoraggiato ad implementare sempre di più il “metodo Caritas” dell’ascolto, provando ad andare oltre a personalismi e cercando di creare una rete interparrocchiale, sempre più necessaria e urgente.
La giornata termina incontra i giovani presso la Biblioteca comunale: un incontro frizzante che ha visto la presenza, oltre che dei gruppi parrocchiali, anche di realtà non ecclesiali che hanno testimoniato un tessuto associativo molto vivo ma anche molto sfilacciato. L’incontro è stato poi particolarmente interessante perchè è diventato occasione per un confronto tra Vescovo e giovani su alcuni temi di interesse prettamente politico e morale quale l’aborto, l’eutanasia o i temi legati all’ex ddl Zan.
Sabato 5 è stata invece una giornata dedicata a conoscere ed incontrare soprattutto le realtà pastorali nell’ambito dell’educazione e della formazione. Nel pomeriggio Sua Eccellenza ha incontrato dapprima i ragazzi e i genitori di Scuola Primaria e a seguire i ragazzi di Scuola Secondaria. In entrambi gli incontri, incoraggiando i bambini e i ragazzi a coltivare un’amicizia autentica con Gesù, si è concesso alle loro domande, alcune di queste molto belle e profonde seppur nella loro semplicità.
A seguire il Vescovo ha incontrato i formatori della comunità: catechisti, educatori AC e capi scout. In questa occasione di confronto sono emerse le grandi difficoltà che si hanno nell’intessere relazioni significative soprattutto con i genitori dei ragazzi che ci sono affidati. Il Vescovo ha ricordato che ciascuno di loro è destinatario di una missione e di una chiamata, che è necessario affidarsi al Signore per superare le proprie debolezze ma nella consapevolezza che Lui ci ha ritenuto degni di questa missione. Infine ha sottolineato come spesso organizziamo le parrocchie intorno a dell’attivismo: è ormai urgente trovare forme nuove di evangelizzazione; non è più problema di fare ma di essere.
La giornata termina incontrando il Consiglio Pastorale parrocchiale, per gli Affari economici e le commissioni d’ambito. Viene presentato il cammino che la Comunità, già da anni, cerca di fare in questi luoghi di partecipazione; è emerso il grande bisogno di instaurare relazioni autentiche e profonde che vadano oltre il semplice funzionalismo pastorale per coltivare amicizie nella fede e condivisione di intenti. Il Vescovo ha incoraggiato nel trasformare questi luoghi di partecipazione in occasione di studio e di confronto, di apertura al mondo esterno, di progettazione pastorale, quanto mai necessaria in una comunità, come la San Giorgio di Racale, molto dinamica e ricca di realtà e carismi differenti.
La visita pastorale si è conclusa con la celebrazione eucaristica di domenica 6 novembre in cui il Vescovo ha consegnato alla Comunità una lettera con alcune indicazioni. Per finire si è vissuto un momento di festa presso la Palestra della Scuola Primaria.
Andrea Santantonio